Presento “Delitto Neruda” in Versilia. Omaggio al poeta legato al mare
4 Luglio 2021
L’appuntamento alle 21.30 di mercoledì 7 luglio 2021 a Marina di Pietrasanta all’Hotel Oceano. Con il libro pubblicato da Chiarelettere smontata la versione ufficiale della morte per il cancro del poeta, sepolto di fronte al Pacifico, a Isla Negra. Incontro condotto da Simona Peselli. Poesie lette da Camilla Zucchi. Collaborazione libreria La Vela.
(Comunicato stampa) La Versilia vive una serata di storia e di poesia. Roberto Ippolito presenta il libro “Delitto Neruda”, pubblicato da Chiarelettere, frutto di un’inchiesta internazionale che arriva alla conclusione indicata sulla copertina: “Il poeta premio Nobel ucciso dal golpe di Pinochet”. L’incontro si svolge all’Hotel Oceano a Marina di Pietrasanta, in località Le Focette, via Cola di Rienzo 2, mercoledì 7 luglio 2021 alle 21.30. Ed è condotto da Simona Peselli. Ingresso libero.
L’appuntamento nell’albergo che affaccia sula mare è l’occasione, con i versi letti da Camilla Zucchi, per uno speciale omaggio a Pablo Neruda che al mare era particolarmente legato. Il suo corpo riposa guardando l’oceano Pacifico all’esterno della casa di Isla Negra. Come lui stesso aveva invocato nel “Canto general” del 1950, molto prima del decesso avvenuto nel 1973: “Compagni, seppellitemi a Isla Negra, / di fronte al mare che conosco, a ogni rugosa / area di pietre e onde che i miei occhi perduti / mai più non rivedranno”. A causa del colpo di stato, la sua volontà è stata soddisfatta soltanto dopo tre funerali a cui ne seguirà addirittura un quarto.
La presentazione dii Roberto Ippolito all’Hotel Oceano di Marina di Pietrasanta apre la rassegna “Acqua in bocca ma non troppo” che per tre serate si sposta dalle Terme di Montecatini sul lungomare più esclusivo della Toscana. Gli incontri si svolgono in tre alberghi differenti, tutti a Le Focette, e sono ugualmente condotti da Simona Peselli, con l’organizzazione di Camilla Zucchi. Il secondo è in programma giovedì 8 luglio sempre alle 21.30 all’Hotel Le Focette, Via Tripoli 20, con Valentina Notarberardino e il suo “Fuori di testo”, edito da Ponte alle Grazie, che conduce nei segreti dietro le quinte della pubblicazione dei libri. Il terzo giovedì 15 luglio all’Hotel Savoy, Via Italia 1, con Antonio Fusco, autore del romanzo “Quando volevamo fermare il mondo” (Giunti). Collabora la libreria La Vela.
Sulla fascetta di “Delitto Neruda” si leggono le parole di Rodolfo Reyes, nipote del poeta e rappresentante legale dei familiari: “Il mondo deve sapere la verità sulla morte di mio zio Pablo”. L’instaurazione della dittatura militare di Pinochet in Cile l’11 settembre 1973 è la fine di un sogno. Le case di Pablo Neruda devastate, i suoi libri incendiati nei falò per le strade. Ovunque terrore e morte. Anche la poesia è considerata sovversiva.
A dodici giorni dal golpe che depone l’amico Allende, il premio Nobel per la letteratura 1971, il poeta dell’amore e dell’impegno civile, amato nel mondo intero, muore nella Clinica Santa María di Santiago. La stessa in cui, anni dopo, morirà avvelenato anche l’ex presidente Frei Montalva, oppositore del regime. Il decesso di Neruda avviene alla vigilia della sua partenza per il Messico, ufficialmente per un cancro alla prostata. Ma la cartella clinica è scomparsa, manca l’autopsia, il certificato di morte è sicuramente falso.
Ippolito ha raccolto le prove sostenibili, gli indizi e il movente della fine non naturale di Neruda, sulla scorta dell’inchiesta giudiziaria volta ad accertare l’ipotesi di omicidio, e per questo contrastata in ogni modo da nostalgici e negazionisti. Per la sua drammatica ricostruzione, l’autore si è avvalso di una vasta documentazione proveniente dalle fonti più disparate: archivi, perizie scientifiche, testimonianze, giornali cartacei e on-line, radio, televisioni, blog, libri, in Cile, Spagna, Brasile, Messico, Perù, Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Italia.
“Delitto Neruda” presentato all’Hotel Oceano di Marina di Pietrasanta è scritto con il rigore dell’inchiesta e lo stile di un thriller mozzafiato. Protagonista, una figura simbolo della lotta per la libertà, non solo in Cile, vittima al pari di García Lorca, suo grande amico e illustre poeta, ucciso dal regime franchista.
Roberto Ippolito è scrittore, giornalista e organizzatore culturale. Autore di libri d’inchiesta best seller sulla legalità e sulla cultura. Fra i libri precedenti “Delitto Neruda”, ha pubblicato con Chiarelettere “Ignoranti” e “Abusivi” e con Bompiani “Evasori” e “Il Bel Paese maltrattato”. Conoscitore del mondo letterario, dà vita a eventi che portano la cultura fra la gente nei luoghi più vari: centri commerciali, mondiali di nuoto, navi, aeroporti, pullman, scuole, musei, siti Unesco. Ha curato a lungo l’economia per “La Stampa”, è stato direttore comunicazione Confindustria e relazioni Luiss di Roma dove ha insegnato alla Scuola superiore di giornalismo.
Comunicato stampa preso dal sito di Roberto Ippolito